Smaltimento cartongesso: tipi, riciclo e costi al kg
Il cartongesso nasce dall’unione del cartone e del gesso ed è uno dei materiali da costruzione più utilizzati nell’edilizia moderna grazie alle sue proprietà: leggerezza, economicità, velocità di applicazione, doti termoacustiche, proprietà termoisolanti, ignifughe e idrorepellenti. È un materiale particolarmente utilizzato grazie alla sua facile reperibilità, al suo basso costo e alla sua duttilità.
Reperirlo e utilizzarlo è molto semplice grazie anche al suo basso costo (la lastra standard con misura 2 metri di altezza per 1,2 metri di larghezza ed uno spessore di 12,5 millimetri, ha un costo medio di circa 5 euro).
Ma le modalità di smaltimento a volte non sono sempre chiare.
Prima di capire come smaltire il cartongesso è necessario fare un’analisi preventiva e capire quanti e quali tipi di cartongesso vengono venduti sul mercato.
Il cartongesso viene classificato grazie alla differenziazione per tipologia e per ragione d’uso:
- Per le pareti, gli abbassamenti o qualsiasi altra struttura che non richiede particolari caratteristiche, si utilizzano le lastre standard ovvero lastre in gesso rivestite da cartone. Tendenzialmente sono bianche e presenti in vari formati.
- Se il materiale deve essere impiegato nelle zone esterne (al coperto) o in qualsiasi zona con una concentrazione di umidità alta è meglio utilizzare lastre di gesso rivestito idrofughe ovverossia addittivate con materiali che riducono l’assorbimento di acqua (generalmente silicone).
- Nel caso di elementi di separazione ai quali vengono richieste proprieta’ termoacustiche le lastre vengono rivestite, su un lato, da un pannello di vario spessore in polistirolo, polistirene, sughero o lana minerale.
- Nel caso in cui si voglia incrementare l’isolamento acustico il cartongesso viene anche accoppiato a guaine viscoelastiche, gomme vulcaniche, lane ad alta densità o a densità variabile, colle aventi funzione di barriera…
- In caso di costruzioni ignifughe viene prodotta una speciale lastra addizionata con fibre di vetro e vermiculite, avente caratteristiche di reazione e resistenza al fuoco diverse…..
- Il cartongesso resistente ai carichi è necessario per sopportare pesi elevati. Si tratta di lastre a densità maggiore additivate di fibre di legno. Generalmente con queste lastre si fanno controsoffitti portanti, tramezzi, piani lavello ect.
- Per prevenire la diffusione delle radiazioni X si utilizza una lastra di cartongesso accoppiata sulla fascia posteriore da una lamina di piombo, pertanto il suo utilizzo avviene generalmente nelle sale di radiologia.
- Il cartongesso Rei Classe A1 ha un rivestimento su ambo i lati formato da una carta a bassissimo potere calorico superiore. Caratteristica che le conferisce un comportamento di reazione al fuoco in euroclasse 1.
- Il cartongesso flessibile è formato da lastre con spessore ridotto appositamente studiate per realizzare strutture dove sono previste delle curve.
- Le lastre per esterno sono costruite con cemento alleggerito e servono per costruzioni esposte in esterno.
Come si intuisce, qualsiasi tipo di cartongesso non può essere gettato nell’indifferenziato; secondo le norme vigenti neanche le discariche comunali sono idonee per un rifiuto speciale come questo, che non rientra nella classificazione dei rifiuti urbani.
Quando il cartongesso giunge alla fine della sua vita è necessario riciclarlo presso discariche specializzate in cui verrà trasportato da aziende competenti nella sezione per lo smaltimento rifiuti.
Nello specifico, Bonacina S.A.S., azienda con pluriennale esperienza nella lavorazione del cartongesso si occupa anche di smaltire gli scarti delle proprie lavorazioni.